Nel giugno 2015 Papa Francesco pubblicava l’enciclica Laudato si’.

Nel dicembre dello stesso anno, da parte dell’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) veniva definita l’agenda 2030. Questa concomitanza dimostra che il problema ambientale ha ormai una valenza planetaria con risvolti imprescindibili dall’ambito economico e sociale.

Salvaguardia del creato, sviluppo sostenibile e crescita economica sono fattori interconnessi, dunque le soluzioni possibili richiedono un approccio integrale per lottare contro la povertà, per restituire la dignità agli uomini e al contempo per preservare la natura. 

“Ogni approccio ecologico deve integrare una prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati» (LS. N.93)

Le Nazioni Unite hanno definito 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. Tali obiettivi, se raggiunti, permetterebbero di godere di un ambiente più sano, di favorire un’economia circolare e di conseguenza questo porterebbe ad una vita più dignitosa per i poveri. Costoro sono quelli che subiscono di più gli effetti del problema ambientale.

Quindi ascoltando la voce della chiesa che ci chiede di mettere in atto un comportamento più rispettoso dei  valori ambientali, sociali ed economici, e su sollecitazione del vescovo, d. Erio, abbiamo iniziato un percorso diocesano denominato “Laboratorio parrocchiale per la sostenibilità”. Un percorso iniziato insieme ad altre parrocchie del territorio a cui ha aderito anche la nostra parrocchia.

Allora ci proponiamo di promuovere dei comportamenti, come comunità e come singoli cittadini / credenti, consoni al raggiungimento dei 17 obiettivi.

A partire da domenica  21 febbraio Pubblicheremo, sul foglio degli avvisi, una scheda con dati ed informazioni riguardanti l’argomento trattato, (ogni domenica un singolo punto dell’agenda 2030) e con essa una seconda scheda con suggerimenti pratici su come comportarci per vivere uno sviluppo sostenibile ed aiutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Per una custodia intelligente del creato