Sabato, 14 dicembre 2019

Natale 2019 – Sussidio per la Preghiera in famiglia

Leggo

Mt 17,10-13

“Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto”

Per meditare

L’israelita fedele, quando sente ormai prossima la sua fine nel tempo, ripete per tre volte: “È venuto, è venuto, è venuto”. L’allusione evidentemente è rivolta al Messia e vuole essere un atto di fede finale nel
dubbio che l’atteso delle genti sia nato e non sia stato visto, accolto e riconosciuto. Il monito del Vangelo di oggi è rivolto a noi distratti e disattenti ai passaggi del Signore e dei suoi profeti. Anche noi potremmo meritare il rimprovero di Gesù: sono venuto e non mi avete riconosciuto. “Ho paura del Signore che passa”, affermava Sant’Agostino; il timore dovrebbe essere maggiore in noi, ancora più facilmente vitti-me di imperdonabili distrazioni. Dio parla e ci parla in molti modi. Media la sua parola con gli eventi della storia e con le voci dei suoi profeti, ma è la sua voce, il suo messaggio che è per noi e attende risposte di gratitudine e di libera adesione a Lui. Ci parlerà ancora con il Suo natale. A noi la risposta generosa e riconoscente.

Preghiamo insieme

Signore, posa il tuo sguardo su tutti noi e vedi quanto
siamo distratti nei nostri rapporti,
vedi l’indifferenza tra generazioni.
Scendi ancora nelle famiglie perché ci si accolga
e protegga l’un l’altro, come Maria ti strinse tra le braccia,
come Giuseppe ti custodì sempre nella tua vita di fanciullo. Amen.

In attesa del Signore che viene a visitarci